Spagna - lavoro

Paese: Spagna
Lingue ufficiali: spagnolo
Forma di governo: monarchia costituzionale
Popolazione: 46,7 milioni
Capitale: Madrid
Moneta: euro (EUR)
Membro dell’UE o del SEE: UE
Prefisso telefonico: +34
Codice Internet: .es

Perché questo paese?

Pur essendo famosa per il suo sole e le sue spiagge, la Spagna è un paese molto vario, caratterizzato anche da montagne innevate, da un entroterra selvaggio, da lussureggianti riserve naturali e da sentieri costieri rocciosi. Inoltre è un paese con uno tra i più elevati numeri di siti riconosciuti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità.

La crisi economica ha colpito duramente la Spagna. Con l'aumentare della disoccupazione, i numerosi lavoratori stranieri in Spagna sono diminuiti. Alcuni settori, tuttavia, come il turismo e i settori a esso correlati, hanno resistito bene alla crisi, mentre altri hanno registrato una crescita (tra questi il settore informatico, il settore delle attività artistiche, ricreative e di svago; il settore dell'amministrazione). L'andamento del mercato fa pensare che un'ulteriore crescita dell'occupazione sia probabile nel settore dei servizi, dell'industria e dello sviluppo tecnologico, nonché in ambito agricolo, grazie all'applicazione di nuove tecnologie.


Cercare lavoro

Cercare un lavoro in Spagna è impegna­tivo. Sfruttate tutte le risorse a vostra disposizione (conoscenti, familiari, mezzi di informazione, centri di informazione, asso­ciazioni professionali ecc.) oltre che la rete EURES, e attingete a tutta la vostra fanta­sia e creatività.

Se venite in Spagna a cercare lavoro, arma­tevi di buona pazienza: anche quando un datore di lavoro pubblicizza un posto vacante presso il servizio per l'impiego, non sempre risponde prontamente alle candida­ture inviate.

"Lavorare all'estero amplia i tuoi oriz­zonti e ti consente di sperimentare uno stile di vita indipendente. Inoltre ti aiuta ad acquisire sicurezza in te stesso e ad allargare la tua rete di rapporti perso­nali. Se decidi di spostarti, sii aperto alla nuova cultura, oltre che pronto e dispo­nibile a imparare cose nuove".

Cittadino lituano trasferitosi per lavoro in Danimarca

Suggerimenti per i candidati

Il metodo più diffuso per cercare lavoro è inviare un curriculum vitae e una lettera di presentazione. La lettera non deve superare la lunghezza di una pagina e deve essere formata da non più di quattro brevi para­grafi. Dovrebbe essere scritta in maniera semplice, chiara, cordiale e formale. Assicu­ratevi che sia firmata e che riporti il numero di telefono e l'indirizzo completo. Usate lo stesso carattere, gli stessi margini e lo stesso tipo di carta usati per il CV.

Non inviate tramite posta elettronica file pesanti o non verificati. La cosa migliore è limitarsi a inviare un CV e una lettera di pre­sentazione, precisando al destinatario che, a richiesta, potrete trasmettere maggiori informazioni. Se la candidatura è scritta a mano, accertatevi che sia leggibile ed evi­tate di usare una calligrafia minuscola o un inchiostro colorato.

È normale accludere una fotografia al CV?

Allegare una fotografia è frequente, ma non obbligatorio. La fotografia dovrebbe essere un primo piano (a meno che non sia richiesta la figura intera) e dovrebbe essere appropriata rispetto alla posizione che si intende ricoprire. Salvatela in un formato che non occupa troppo spazio in un CV.

Le candidature scritte a mano sono più apprezzate?

No, la lettera di presentazione dovrebbe essere dattiloscritta, salvo indicazioni contrarie.

Il modello Europass per il CV è diffuso e accettato?

In genere è preferibile usare il modello nazionale.

Contattare il datore di lavoro via telefono

Se usate il telefono, prima di presentarvi cercate di capire chi è la persona che ha risposto e di spiegare con chi volete parlare.

È necessario inviare i diplomi insieme alla candidatura?

No. Tuttavia, se è possibile, è bene provvedere a far autenticare i documenti dalle autorità spagnole.

Occorre presentare referenze, lettere di raccomandazione o una prova di buona condotta?

Sì, presentatevi al colloquio con questi documenti. È meglio averli a disposizione, qualora fossero richiesti. Negli ultimi anni si è diffusa la tendenza a richiedere lettere di raccomandazione o referenze. Portate con voi copie di diplomi, lettere di raccomandazione di precedenti datori di lavoro, colleghi o insegnanti, e qualsiasi altro documento che possa corroborare le informazioni fornite nel CV.

Tempo intercorso solitamente tra la pubblicazione dell'avviso di posto vacante e l'inizio dell'attività lavorativa

Non c'è una regola fissa.

Prepararsi al colloquio

Preparatevi bene, in modo da saper chiaramente dar voce alle qualità che vi rendono il candidato ideale per quella specifica posizione.

È frequente sottoporre i candidati a un test attitudinale, per verificarne le competenze pratiche e le conoscenze, e fissare un colloquio con un impiegato del dipartimento Risorse umane. Solitamente è necessario recarsi presso l'azienda, anche se non è escluso l'uso delle nuove tecnologie (per esempio, videoconferenza, Skype ecc.).

Suggerimenti relativi all'abbigliamento

Andare a un colloquio di lavoro non è come andare a una festa. Dovete presentarvi al colloquio pensando che potrebbe trattarsi del luogo in cui andrete a lavorare. Di solito è sufficiente essere puliti e ordinati. I laureati o i dirigenti generalmente portano la cravatta se sono uomini e scarpe col tacco se sono donne. Evitate di indossare gioielli vistosi e abiti dai colori sgargianti.

Chi parteciperà al colloquio?

In genere il colloquio è condotto dal datore di lavoro, da un dirigente o da un responsabile del dipartimento Risorse umane.

Bisogna stringere la mano?

Si, la stretta di mano è comune all'inizio e alla fine del colloquio. Durante la stretta di mano è normale anche un contatto più ravvicinato (per esempio, toccare una spalla o un braccio) e, se ci sono donne nel gruppo, non è affatto raro che si scambino un bacio su entrambe le guance. Se il vostro interlocutore accenna a darvi un bacio sulle guance, non sottraetevi ma ricordate che non dovete essere voi a prendere l'iniziativa. Un suggerimento a proposito dello spazio personale: gli spagnoli amano la vicinanza e in genere, quando si incontrano, mantengono una distanza minore rispetto ai cittadini dell'Europa settentrionale.

Esiste una struttura tipica per il colloquio di lavoro?

No, il colloquio può essere più o meno strut­turato, più o meno formale, ed essere con­dotto da una commissione o da un gruppo di persone.

Il selezionatore esamina il CV insieme al candidato, soffermandosi sul percorso for­mativo e accademico oltre che sull'espe­rienza di lavoro. Potrebbero essere fatte domande anche sull'atteggiamento e sulla personalità. Lo scopo del colloquio è capire il candidato, intuire come costui si compor­terà in determinate situazioni e come saprà integrarsi in una squadra.

Oltre a un rappresentante del dipartimento Risorse umane può partecipare al colloquio anche un tecnico esperto, con l'incarico di fare domande riguardo alle mansioni pre­viste per il ruolo in questione. Il rappresen­tante del dipartimento Risorse umane si concentrerà sulle competenze personali e generali e sulle condizioni di lavoro.

Il candidato può chiedere informa­zioni aggiuntive prima che si concluda il colloquio, nonché dettagli pratici relativi al tempo necessario per la conclusione della selezione e alla comunicazione dell'esito. Sfruttate il momento del congedo mostran­dovi ottimistici e convinti del buon esito dell'incontro.

Sappiate tuttavia che la comunicazione non verbale fornisce all'interlocutore infor­mazioni su di voi durante tutto il collo­quio, a conferma o smentita di quanto state dicendo. Rispondete alle domande relative a errori o critiche in maniera sincera. Tutti possono sbagliare. L'importante è capire quali lezioni abbiamo appreso da un'espe­rienza negativa. Illustrate sempre un evento mettendone in evidenza il lato positivo e traete conclusioni positive.

Se vi vengono poste domande imbaraz­zanti o provocatorie, cercate di rimanere calmi. Le domande difficili sono spesso usate nella selezione di dirigenti, addetti alle vendite o responsabili delle relazioni con i clienti.

Esercitatevi in vista del colloquio utilizzando il sito http://www.todofp.es o con un forma­tore esperto in colloqui di lavoro (simula­tore), disponibile alla pagina http://www.educastur.es

Quando si può considerare "inappropriata" una domanda?

Il datore di lavoro non dovrebbe chiedere informazioni di carattere strettamente personale; in alcuni casi tuttavia, soprattutto se il candidato è una donna, potrebbero essere fatte domande riguardo alla situazione personale e familiare e ai pro-getti futuri in questa sfera. Pur essendo auspicabile rispondere a tutte le domande, di fronte a certe domande potete chiedere gentilmente: "Qual è il nesso con il lavoro per cui mi sto candidando?"

Discutere il trattamento economico (retribuzione e altri emolumenti)

Gli stipendi in genere sono espressi in ter­mini di stipendio mensile o retribuzione annuale. Se l'avviso di posto vacante non fornisce informazioni sul trattamento eco­nomico, contattate un sindacato (non importa se siete iscritti o meno) e chiedete informazioni sullo stipendio previsto per legge per quel ruolo specifico. In Spagna esiste un salario minimo nazionale e i con­tratti collettivi sono molto diversi da regione a regione.

Se il datore di lavoro vi chiede quanto volete guadagnare, cercate di indicare un paio di importi oppure lasciate aperta la possibilità di contrattazione: per esempio, per iniziare un TOT di EUR e un aumento concordato una volta che avrete dimostrato la vostra competenza.

È previsto un periodo di prova?

I periodi di prova per i lavoratori sono stabiliti nei vari contratti di impiego.

Quanto dura il periodo di pratica professionale standard?

Al massimo 6 mesi per tecnici qualificati e 2 mesi per altri lavoratori. Nel caso di un contrato indefinido de apoyo a los emprendedores (contratto a tempo indeterminato di sostegno agli imprenditori), il praticantato dura un anno. Nel periodo di pratica professionale il contratto può essere cessato da entrambe le parti, per qualsiasi motivo.

Il datore di lavoro rimborsa le spese sostenute dai candidati per partecipare al colloquio di lavoro?

No, in genere queste spese sono a carico del candidato. La questione tuttavia potrebbe essere discussa con il datore di lavoro prima del colloquio.

Quando viene comunicato l'esito del colloquio?

La durata della procedura di selezione è diversa a seconda del datore di lavoro. In genere il datore di lavoro informa il candidato in merito al risultato del colloquio a distanza di poco tempo, ma non sempre succede.

Responso e fasi successive

Se non ricevete alcun riscontro entro poco tempo dal colloquio, potete ritenervi esclusi dalla selezione per la posizione vacante. L'esito del colloquio solitamente non viene comunicato ai candidati esclusi.

Con quanto anticipo è opportuno presentarsi al colloquio?

Spesso gli spagnoli non sono molto puntuali, ma non è consigliabile presentarsi in ritardo a un colloquio di lavoro. Cercate di arrivare all'appuntamento con 5-10 minuti di anticipo, per avere il tempo di cercare la persona che dovrete incontrare.

pubblicato: 2014-09-30

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