Esiste una struttura tipica per il colloquio di lavoro?

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Lavorare in EuropaEsiste una struttura tipica per il colloquio di lavoro?
Austria - lavoro
In un colloquio normale le domande devono essere obbligatoriamente orientate alle condizioni descritte nell'offerta di lavoro, al fine di scoprire se avete le capacità e le qualifiche giuste. Allo scopo di garantire la massima obiettività, a tutti i candidati devono essere poste le stesse domande. Tuttavia il datore di lavoro ha la facoltà di chiedere maggiori informazioni su base individuale oppure secondo le risposte fornite dal candidato.
Belgio - lavoro
In genere il colloquio inizia con una presentazione di sé da parte dell'intervistatore. Poi viene chiesto al candidato di presentarsi. L'intervistatore passerà da domande molto generiche a domande molto dettagliate. Alla fine del colloquio il candidato ha l'opportunità di fare delle domande. Il colloquio si conclude con una serie di informazioni pratiche relative al periodo necessario per la selezione e alle modalità di riscontro. Di solito l'atmosfera è formale e professionale. Comportatevi in maniera professionale, sia all'inizio che al termine del colloquio. Parlate soltanto di argomenti che potrebbero interessare al datore di lavoro. Prestate attenzione a come si presenta il selezionatore; usate il nome soltanto se è il selezionatore a scegliere questa modalità. Sappiate che l'atmosfera tipica di un colloquio di lavoro non sempre riflette la cultura aziendale.
Bulgaria - lavoro

La durata del colloquio è compresa tra mezz'ora e 1 ora al massimo. Se il datore di lavoro insiste affinché il candidato si sotto­ponga a un test pratico dopo il colloquio, la procedura è lunga.

In genere il colloquio segue un modello base: dopo il saluto iniziale, il datore di lavoro o il suo rappresentante porge delle domande al candidato. Il datore di lavoro cercherà di avere una normale conversazione con il candidato, che deve dimostrare compo­stezza e sicurezza.

I candidati devono essere cordiali, affabili e sorridenti; devono guardare negli occhi l'interlocutore, ascoltare attentamente le domande, rispondere a ciascuna domanda senza dilungarsi oltre i due minuti, parlando in maniera chiara, calma e sicura. I candi­dati devono riferire sinteticamente i loro punti di forza e confrontare la loro espe­rienza con i requisiti prescritti per la posi­zione cui si stanno candidando.

Al termine del colloquio il candidato ha l'opportunità di fare delle domande. Le domande possono riguardare la struttura dirigenziale della società, informazioni sulla tipica giornata lavorativa di un dipendente con la stessa funzione, il termine ultimo per ricevere un riscontro, i programmi di forma­zione e qualificazione previsti per il perso­nale della società ecc.

Cipro - lavoro

Non esiste una struttura specifica per il colloquio di lavoro. Potrebbero chiedervi di presentarvi e di parlare dei vostri lati posi­tivi e negativi nonché delle vostre qualifi­che ed esperienze relativamente al profilo richiesto.

Le domande si riferiscono perlopiù alle qua­lifiche e alle esperienze; per esempio: "Per­ché ritiene di essere idoneo per questo lavoro?", "Qual è la sua esperienza in que­sto campo?", "Quali sono le sue aspettative nei confronti di questo lavoro?". Per le pro­fessioni poco qualificate, il datore di lavoro può chiedere al candidato di dimostrare le proprie capacità sul posto.

Croazia - lavoro

Le strutture di un colloquio variano, ma vi sono caratteristiche comuni. Solitamente l'atmosfera è formale. I selezionatori si pre­sentano, quindi invitano il candidato a fare la stessa cosa, soffermandosi sul titolo di studio conseguito, sulla precedente espe­rienza professionale, su particolari compe­tenze e abilità acquisite, sui suoi interessi e sui motivi della sua candidatura.

I datori di lavoro in genere fanno domande relative alle informazioni fornite nel CV, alla precedente esperienza professionale e alle aspettative del candidato. Il colloquio dura circa mezz'ora.

Aspettate la fine del colloquio per le vostre domande, siate concisi ed evitate di dilun­garvi nei dettagli.

Danimarca - lavoro

datori di lavoro prestano particolare atten­zione alla capacità del candidato di soddi­sfare le qualifiche richieste.

L'incontro ha una struttura specifica. Per prima cosa si parla brevemente del tempo, di come il candidato è arrivato all'incon­tro o di qualche altro argomento generale. Quindi, il selezionatore parla brevemente dell'azienda e il candidato ha l'opportu­nità di presentarsi. Alla fine dell'incontro, il candidato può fare domande inerenti alla posizione, alla retribuzione, alle condizioni lavorative, al contratto, alle ferie, a diritti straordinari ecc.

Il colloquio termina con le informa­zioni sui passaggi successivi. In generale, l'atmosfera è amichevole e schietta, e dal candidato ci si aspetta un comportamento consono. Ricordate di guardare negli occhi i vostri interlocutori.

Il colloquio verte perlopiù su argomenti di carattere professionale. Le domande più frequenti comprendono i punti deboli e forti del candidato, al quale viene chiesto anche di immaginare dove si troverà a distanza di 3-5 anni dal momento del colloquio. Non vengono poste domande insidiose. Gli argomenti di conversazione possono toc­care anche tematiche generiche come, per esempio, animali domestici, bambini, sport e altri interessi quale ulteriore materiale di valutazione o per fare una breve chiacchie­rata al termine del colloquio.

Estonia - lavoro

Il colloquio inizia con una breve conversa­zione per sciogliere il ghiaccio (domande generali), seguita da domande specifiche sulla vostra personalità e motivazione.

Dovrete quindi presentarvi brevemente. A questo punto potrebbero chiedervi quali sono i vostri punti forti e deboli, perché siete interessati in modo specifico a quel posto di lavoro, oltre che porvi domande sul livello di istruzione, sulla vostra formazione e sulla vostra precedente esperienza lavorativa, sui vostri hobby, sulle condizioni di lavoro e sulla retribuzione. Dovrete essere franchi e cordiali, ma non troppo disinvolti.

Aspettatevi domande sui vostri doveri, sulle condizioni lavorative, sui futuri colleghi, sui premi, sulla retribuzione; vi saranno anche chieste informazioni generali sul vostro precedente impiego, sugli obblighi che que­sto comportava e sui motivi per cui l'avete lasciato.

In genere al termine del colloquio i candi­dati possono chiedere ulteriori informazioni sul posto vacante e sull'azienda.

Finlandia - lavoro

Solitamente il datore di lavoro intervista da 3 a 10 candidati. Può prendere la propria decisione dopo un colloquio oppure svol­gere ulteriori colloqui o test attitudinali.

Dopo i saluti segue una descrizione del lavoro e della società da parte del datore di lavoro. Presentatevi con chiarezza e guar­date tutti negli occhi. Prima delle domande, è probabile che dobbiate parlare un po' di voi, spiegando perché vi siete candidati per il lavoro e perché pensate che dovreste essere scelti. Alla fine dell'incontro avrete la possibilità di porre eventuali domande cui non sia già stata data una risposta.

I colloqui si svolgono generalmente in un'at­mosfera rilassata. Non siate però sorpresi da eventuali silenzi, perché è possibile che gli intervistatori stiano prendendo appunti.

Durante il colloquio, rimanete calmi e par­late chiaramente. Illustrate i risultati che avete conseguito, ma cercate di non essere troppo sicuri di voi. È importante che vi mostriate interessati alla posizione assu­mendo un atteggiamento attivo, ascoltando attentamente e chiedendo chiarimenti se non capite che cosa intende dire il datore di lavoro. Tuttavia non interrompete l'intervistatore. Soprattutto, siate onesti e non criticate i datori di lavoro precedenti.

Se vi viene chiesto di sottoporvi a un test psicologico o attitudinale, potete prenderlo come un buon segno, in quanto significa che siete tra i migliori candidati. Non c'è modo di prepararsi ai test; la cosa migliore è che facciate una bella dormita e siate onesti. Non cercate di fingere di essere chi non siete.

Per il datore di lavoro è importante ottenere informazioni sui vostri trascorsi professio­nali e sulle vostre capacità. Al contempo, però, vuole anche conoscere la vostra per­sonalità, sapere quali sono i vostri punti forti e deboli e come vi descriverebbe il vostro precedente datore di lavoro. Potre­ste dovere rispondere anche a domande su come reagite allo stress e alle scadenze oppure su come affrontate le situazioni difficili.

Francia - lavoro
In generale il datore di lavoro presenta l'azienda. Dopodiché si aspetta che il candidato illustri le ragioni per cui l'azienda dovrebbe preferire lui o lei rispetto agli altri candidati. Si consiglia di mettere in evidenza le proprie competenze e di dimostrare in che modo rispondono al profilo del candidato richiesto dal datore di lavoro per far fronte alle esigenze dell'azienda.
Germania - lavoro

Si, in genere il colloquio è molto ben strut­turato. Esso ha inizio con le presentazioni dei rappresentanti della società, seguite dalla presentazione della società stessa. Quindi è il turno del candidato. A partire da questo momento un rappresentante della società inizierà a formulare ogni genere di domanda.

Verso la fine del colloquio il candidato ha l'opportunità di fare qualche altra domanda. Al termine dell'incontro il candidato riceve ulteriori informazioni sulla procedura di can­didatura e sul termine entro cui il datore di lavoro renderà nota la propria decisione. Di norma il colloquio dura circa un'ora, ma non si tratta di una durata fissa.

Sappiate che alcune domande pos­sono essere insidiose. In particolare, alle domande sui punti forti e sui punti deboli o sull'inadeguatezza di alcune qualifi­che occorre fornire una risposta attenta e diplomatica. Cercate di presentare le vostre debolezze come punti di forza. Per esempio, se uno dei vostri punti deboli è l'impazienza nei confronti dei colleghi, dite al datore di lavoro che siete abituati ad assicurarvi che l vostri colleghi rispettino le scadenze o a informarvi frequentemente sui loro risultati.

Se il selezionatore ritiene che le vostre qualifiche siano sproporzionate rispetto al lavoro per cui vi candidate e vi chiede un parere al riguardo, potreste rispondere che la sua osservazione è corretta ma che siete certi che, una volta che vi sarete inte­grati nell'azienda, il datore di lavoro troverà un'attività o un incarico più adatto alle vostre qualifiche.

Grecia - lavoro

Durante il colloquio, il selezionatore vuole conoscere quali sono le competenze del candidato e le possibili condizioni dell'as­sunzione. L'incontro è condotto dal respon­sabile del dipartimento o dal responsabile delle risorse umane. Prima dell'assunzione possono essere organizzati da due fino a quattro incontri e dei test.

In generale, durante il colloquio o i test l'at­mosfera è rilassata, amichevole ed esplo­rativa. Gli argomenti trattati durante il colloquio sono per il 30 % di natura non professionale e per il 70 % di natura professionale.

Il candidato deve svolgere un ruolo attivo nel colloquio e ascoltare attentamente le domande del selezionatore, dimostrando professionalità e senso di dignità. Se per ricoprire la posizione vacante il candidato deve trasferirsi, il selezionatore si aspet­terà che il candidato risolva eventuali pro­blemi di tipo linguistico, familiare e di sistemazione.

Irlanda - lavoro
Di solito il colloquio si tiene in un ufficio privato. Uno dei selezionatori assumerà il ruolo di presidente e presenterà se stesso, il gruppo di selezionatori e la procedura del colloquio. In genere c'è da aspettarsi un'atmosfera molto formale; il candidato stesso dovrà comportarsi in modo formale e rispettoso. La stragrande maggioranza dei colloqui verte su aspetti professionali. Il 10 % del tempo potrebbe essere speso a discutere questioni di altro genere. I candidati dovrebbero essere in grado di spiegare le ragioni per cui hanno deciso di rispondere all'offerta di lavoro e di illustrare la loro motivazione. Devono esprimersi in maniera chiara e sintetica, evitando di usare espressioni gergali o acronimi. Il candidato ha l'opportunità di fare delle domande. Tuttavia, se la procedura prevede un secondo colloquio, dovrete aspettare questo secondo colloquio per fare domande rilevanti.
Islanda - lavoro

I colloqui di solito durano da 30 fino a 60 minuti. Non esiste una struttura specifica. La cosa migliore da fare è presentarsi nel modo più onesto possibile e non sopravva­lutare o sottovalutare le proprie capacità. Siate cortesi e cercate di restare calmi.

Durante il colloquio i datori di lavoro vogliono scoprire chi siete. Non siate sor­presi se vi pongono domande sulla vostra vita personale. Gli aspetti non professio­nali coprono generalmente solo una pic­cola parte del colloquio e vengono usati soltanto per rendere l'atmosfera più rilas­sata. Il datore di lavoro dovrebbe già avere preso visione delle informazioni fondamen­tali che vi riguardano esaminando il vostro CV. Sfruttate questa opportunità per parlare più profusamente delle vostre competenze e del perché siete i candidati migliori per il lavoro. Cercate anche di convincere il datore di lavoro che contribuirete a migliorare la qualità della sua azienda e che siete dispo­sti a lavorare sodo per raggiungere questo obiettivo.

Sarà apprezzata qualunque vostra domanda riguardo alla natura del lavoro, ma prima di chiedere informazioni sulla retribuzione è meglio attendere finché non saprete per certo di avere ottenuto il lavoro, salvo qualora sia il datore di lavoro a solle­vare per primo l'argomento.

Alla fine di un colloquio il datore di lavoro vi dirà in genere quando potete aspettarvi di risentirlo. Se non lo fa, è probabile che non sia interessato. Se il datore di lavoro non vi contatta entro il periodo indicato, la cosa migliore è farsi vivi chiedendo un riscontro.

Se non potete presenziare al colloquio, veri­ficate se il datore di lavoro può condurlo in teleconferenza, anche se è sempre preferi­bile presentarsi di persona. Anche la video­conferenza sta prendendo piede in Islanda.

Italia - lavoro

Il colloquio solitamente inizia con una discussione della precedente esperienza di lavoro del candidato. L'atmosfera è for­male. È a discrezione del selezionatore o del datore di lavoro rendere l'atmosfera più rilassata.

Il datore di lavoro presta attenzione non solo al modo di parlare e all'atteggiamento, ma anche all'aspetto e all'abbigliamento, che devono essere consoni al ruolo inte­ressato. Dovrete inoltre illustrare le vostre motivazioni con buone argomentazioni.

Dopo che il datore di lavoro avrà spiegato i compiti e il lavoro da svolgere, il candi­dato potrà porre domande su qualunque aspetto non del tutto chiaro, come la natura e la durata del contratto, la retribuzione e cosi via.

Lettonia - lavoro

In Lettonia i colloqui sono generalmente formali. I datori di lavoro possono svolgere dei cosiddetti "colloqui di prova", che pos­sono essere condotti al telefono o in gruppo al fine di individuare il leader.

Difficilmente un colloquio dura più di mezz'ora a candidato. Se il colloquio è for­male e ufficiale, le domande sono molto simili per tutti i candidati. Il candidato deve essersi preparato per il colloquio e cono­scere l'azienda e la posizione. Ai candidati è consentito porre domande sull'incarico e sui relativi obblighi alle quali non è stata ancora data risposta.

Liechtenstein - lavoro

Un colloquio dura 1 o 2 ore. I test o le valu­tazioni possono richiedere qualche altra ora.

I colloqui possono essere strutturati (domande fisse, che facilitano il confronto tra i candidati), semi-strutturati e non strut­turati. I colloqui semi-strutturati sono quelli più usati. Una possibile struttura potrebbe essere: introduzione; presentazione della società; domande al candidato (esperienze professionali, istruzione, interessi, corsi fre­quentati, competenze, spirito di squadra ecc.); hobby e occupazioni non professionali; obiettivi personali; trattative contrattuali; riepilogo e passaggi successivi.

L'atmosfera sarà collaborativa, aperta e franca. Le domande professionali e non professionali saranno equamente ripar­tite. È importante che dimostriate la vostra motivazione. Il datore di lavoro vuole avere il maggior numero d'informazioni sulla motivazione del candidato, sulle sue conoscenze e competenze, ma anche sulla sua personalità.

Al termine del primo colloquio potete porre qualsiasi domanda. Le domande sul trat­tamento economico vengono solitamente affrontate durante il secondo colloquio.

Lituania - lavoro

No, ma potete aspettarvi domande del tipo: che cosa faceva prima? Ci racconti qualcosa di sé (questo vi offre una buona opportu­nità per presentarvi e fornire informazioni importanti al potenziale datore di lavoro, in modo da suscitare interesse nei vostri con­fronti). Perché vuole lavorare per noi? Per­ché ha lasciato il suo precedente lavoro? Come immagina le sue responsabilità nella nostra società? Che cosa ha da offrirci? Quali sono i suoi punti forti e deboli, e quali sono i suoi interessi al di fuori del lavoro? Quali sono le sue ambizioni future?

Dimostratevi entusiasti. Fate capire chia­ramente che desiderate ottenere il lavoro. Dimostrate di essere preparati. Lasciate trapelare dalle vostre risposte che avete raccolto informazioni sull'azienda, ma non fatelo in modo troppo palese. Tenete le vostre domande per un momento successivo.

Siate pronti a specificare quale trattamento economico vi aspettate di ricevere. Possi­bili risposte potrebbero essere: "Credo che non dovrei prendere meno di chi occupava la posizione prima di me" oppure "Dato il prestigio della vostra azienda, sono certo che sarò pagato in base alle tariffe cor­renti". Prima di contrattare il trattamento economico, i candidati dovrebbero condurre una breve indagine sui livelli retributivi nel campo prescelto.
Lussemburgo - lavoro

Non esiste una struttura tipica per il col­loquio; dipende dal lavoro e dall'azienda (dimensioni e settore di attività).

Ciò premesso, è possibile che la persona responsabile del colloquio vi ponga alcune domande insidiose, soprattutto circa i motivi per cui avete lasciato altri lavori o i precedenti datori di lavoro. Preparatevi que­ste risposte in anticipo. Potete allenarvi ad affrontare questo genere di domande con familiari o amici, i quali dovrebbero dirvi in tutta sincerità se le vostre risposte sono convincenti.

Quale regola generale, se vi viene chiesto di parlare di un'esperienza negativa, cer­cate sempre di sfruttarla a vostro vantag­gio. Non esprimetevi mai in termini negativi sui precedenti datori di lavoro o colleghi. Controbilanciate l'esperienza negativa for­nendo alcuni esempi di esperienze positive.

Per fare una buona impressione sul poten­ziale futuro datore di lavoro, ricordate di mostrare un atteggiamento positivo, di tenere la testa alta e di guardare negli occhi il selezionatore.

Malta - lavoro

Il colloquio è in genere molto amichevole e i candidati sono messi a proprio agio. I col­loqui si svolgono solitamente con un solo candidato per volta. Se il lavoro non è spe­cializzato, si terrà un solo colloquio, ma se il posto vacante si riferisce a una posizione specializzata che richiede esperienza, allora si procederà a una scrematura iniziale, seguita da uno o due ulteriori colloqui. In tal caso è possibile che vi sia chiesto di fare una presentazione.

Non divagate rispetto all'argomento della discussione/delle domande e non inven­tate capacità che non possedete. Mostrate di avere voglia di imparare. Il contatto visivo è importante quanto il linguaggio del corpo.

Potete fare delle domande, ma devono essere pertinenti e il più possibile limitate. Potrebbe essere opportuno chiedere una descrizione del lavoro o porre domande sulle condizioni lavorative. Qualora sia

previsto un secondo colloquio, è meglio non discutere della retribuzione in questa fase.

Quante più cose sapete a proposito dell'a­zienda, tanto meglio. Questo dimostra che vi siete attivati per conoscere l'azienda, i suoi successi e i suoi piani futuri. Dimo­strando entusiasmo potreste aumen­tare le probabilità di essere selezionati. La domanda più comune cui un candidato deve saper rispondere riguarda la funzione chiave della società. Un'altra domanda è se l'azienda è una controllata di un'altra società oppure se esporta i suoi prodotti e, in tal caso, verso quali paesi.

Una domanda insidiosa che un datore di lavoro potrebbe porre riguarda il tratta­mento economico desiderato dal candi­dato. Esistono vari modi di rispondere a una simile domanda, soprattutto se avete con­dotto le vostre ricerche e avete un'espe­rienza sufficiente.
Norvegia - lavoro

La persona responsabile dell'incontro vi parlerà della società e del lavoro. Vi sarà quindi dato il tempo di presentarvi e di spie­gare perché vi siete candidati. Non esitate a porre domande di natura professionale sulla società e sul lavoro. Alla fine del col­loquio potrete chiedere della retribuzione e delle condizioni lavorative. Il selezionatore dovrebbe quindi dirvi quando riceverete un riscontro o una risposta.

Discuterete prevalentemente questioni pro­fessionali, ma il selezionatore vi giudicherà soprattutto in base al modo personale in cui presenterete le vostre qualifiche professio­nali. Mantenete la calma e siate voi stessi. Dimostrate che apporterete valore aggiunto alla società. Non cercate di impressionare il selezionatore; siate onesti, modesti e con i piedi per terra.

Paesi Bassi - lavoro

In media il colloquio dura da 1 ora a 1,5 ore.

Il selezionatore presenta se stesso e la società, prima di invitare il candidato a par­lare di sé. In seguito aggiungerà ulteriori informazioni sulla posizione e porrà delle domande relative alle informazioni conte­nute nel CV. Potrebbe anche fare domande riguardo alla vita privata.

Seguiranno quindi domande sulle qualità, capacità e competenze. A questo punto il candidato potrà richiedere informazioni sugli aspetti che non sono stati trattati o chiedere eventuali chiarimenti.

Il selezionatore concluderà il colloquio spie­gando le ulteriori fasi della procedura.

Esempi di domande insidiose sono: ha un'idea di che cosa comporta la posi­zione? Confronti questa posizione con posi­zioni analoghe in altre aziende. Perché dovremmo scegliere lei invece di un altro candidato? Può spiegare questa lacuna nel suo curriculum?

Polonia - lavoro

Solitamente l'incontro dura dai 45 minuti a un'ora. Qualora siano previsti test, l'incontro può durare da 2 a 3 ore. In generale, ogni colloquio ha una struttura specifica.

• Introduzione: la prima parte del colloquio è informativa. La persona che conduce il colloquio informa il candidato sulle condi­zioni dell'incontro, sul lavoro, sulla varietà di incarichi, eccetera, e cerca di instaurare un'atmosfera serena.

Approfondimento dell'esperienza lavora­tiva: in questa fase il selezionatore for­mulerà domande concrete al fine di acquisire informazioni riguardanti i dati personali, l'esperienza lavorativa, l'i­struzione, la professione, eccetera, del candidato.

Interpretazione dei fatti: questa fase consiste in un'interpretazione dei fatti raccolti durante la seconda fase. L'inter­vistatore chiede ai candidati quale atti­nenza ritengono abbia la loro esperienza formativa e professionale con il lavoro in questione. Ciò contribuisce a rivelare la motivazione del candidato, i suoi atteg­giamenti e il valore che attribuisce al lavoro.

Pareri personali, pensieri, punti di vista: durante questa fase i candidati espri­mono il loro parere personale e illustrano il loro modo di pensare in relazione alle decisioni di lavoro prese (il datore di lavoro o la persona che conduce il collo­quio pone domande sui motivi alla base di decisioni personali).

Riepilogo: in questa fase i candidati pos­sono porre domande su argomenti che non sono stati trattati. Gli intervistatori devono fornire informazioni sulle fasi successive del processo di selezione.

Preparatevi a rispondere a domande insi­diose come queste:

Che cosa starà facendo da qui a 5 anni?

Come risolverebbe una situazione di con­flitto sul lavoro?

Che cosa fa durante il tempo libero?

Quali sono le sue aspettative economiche?

Portogallo - lavoro

Non esiste una struttura tipica, anche se potrebbero esservi poste domande riguardanti:

informazioni di carattere personale (dove siete nati, dove avete studiato, la vostra famiglia ecc.);

il vostro CV: i vostri titoli di studio/trascorsi professionali, le vostre esperienze profes­sionali e altre attività/hobby;

la vostra motivazione nei confronti della società e del lavoro; e

le vostre capacità personali e sociali (domande aperte su voi stessi, i vostri atteggiamenti, le vostre qualità, i vostri punti deboli).

Nella seconda fase del colloquio, l'inter­vistatore vi fornirà maggiori informa­zioni sulla società e sull'incarico. A questo punto, potrete formulare domande riguar­danti i livelli di autonomia e responsabilità, la necessità di effettuare spostamenti, l'o­rario di lavoro, la retribuzione prevista ecc.

Al termine del colloquio, solitamente il datore di lavoro vi dirà quando vi sarà comunicata la decisione sulla vostra can­didatura. Dovrete quindi ringraziarlo per avervi dato l'opportunità di incontrarlo.

Non è molto comune condurre colloqui di assunzione avvalendosi di strumenti quali le videoconferenze e Skype, che però potrebbero essere utilizzati sempre più spesso per il primo colloquio di selezione con i candidati internazionali.

Regno Unito - lavoro

L'atmosfera è formale ma amichevole. Il candidato deve essere attento, reattivo e positivo in merito alla propria candidatura. Deve cercare di rilassarsi e di rispondere alle domande in modo sicuro e quanto più esaustivo possibile.

I datore di lavoro cercherà esempi che dimostrino le competenze del candidato ai fini dello svolgimento del lavoro. La puntua­lità, il modo di presentarsi e la motivazione sono altri fattori importanti.

Di solito si tiene un solo ciclo di colloqui, a volte accompagnato da un test per giudi­care le abilità tecniche del candidato e le sue capacità di risoluzione dei problemi. Il colloquio dura in genere 30-40 minuti al massimo e i test 20-30 minuti. Il modo di presentarsi, l'atteggiamento e l'attenzione del candidato non saranno valutati espli­citamente, ma sono comunque importanti perché contribuiscono a farsi un'idea della persona sottoposta al colloquio.

La discussione verterà principalmente sulla competenza e sulla corrispondenza al profilo ricercato e, pertanto, non vi sarà praticamente spazio per discutere di argo­menti non professionali. La motivazione deve emergere con chiarezza dal modulo di domanda o dalle risposte fornite alle domande degli intervistatori. Non dovete fornire informazioni sui vostri interessi al di fuori del lavoro, salvo qualora li utiliz­ziate come esempi della vostra capacità di svolgere un incarico in risposta a una delle domande.

Frequentemente viene chiesto al candidato di fornire esempi di situazioni particolari in cui si è trovato e di come le ha sapute affrontare. È possibile che vi sia chiesto di fare un esempio di una volta in cui qualcosa è andato storto e di spiegare che cosa avete fatto per porre rimedio, oppure di descri­vere i vostri punti deboli. In tal caso, dimo­strate di sapere come affrontare le vostre debolezze.

Verso la fine del colloquio vi verrà chie­sto se volete porre eventuali domande. Preparate in anticipo una o due domande; per esempio, potreste chiedere se esistono opportunità di avanzamento professionale all'interno della società o quale tipo di for­mazione offre l'azienda.
Repubblica ceca - lavoro

La maggior parte dei colloqui inizia con una breve conversazione di presentazione in cui vengono chieste informazioni personali. Segue una serie di domande che aiutano il responsabile del personale a ottenere infor­mazioni più dettagliate sul candidato, sulle sue aspettative e sui suoi obiettivi pro­fessionali. Queste domande vertono pre­valentemente sul percorso formativo e sull'esperienza lavorativa. La parte succes­siva del colloquio riguarda la posizione inte­ressata. Al candidato vengono cioè fornite informazioni sulla società, sulle relazioni interne e sull'ambiente di lavoro.

Le domande più frequenti sono: Può par­larci brevemente di sé? Che cosa si aspetta da un lavoro all'interno della nostra società? Perché pensa che faremmo bene ad assu­merla? Perché ha lasciato il suo ultimo lavoro? Che cosa ha fatto nel periodo in cui non ha lavorato? Quando può iniziare a lavorare? Quali sono le sue aspettative in termini di trattamento economico? È dispo­sto a fare straordinari?

L'ultima parte del colloquio può riguar­dare domande di natura non professio­nale oppure è possibile che al candidato venga dato del tempo per spiegare la pro­pria motivazione nei confronti del lavoro e per mostrare le proprie competenze e cono­scenze. È importante mostrarsi sicuri di sé e interessati al lavoro e alla società. È bene lasciare che sia il selezionatore a sollevare la questione del trattamento economico, cosi come è opportuno aspettare che sia il selezionatore a dichiarare l'interesse della società ad assumervi.

Romania - lavoro

Dopo che il selezionatore avrà deciso di volervi incontrare di persona, il colloquio può durare da 30 minuti a 2 ore. Sono importanti tutti gli aspetti della comunica­zione verbale e non verbale. Il seleziona­tore osserverà le vostre capacità positive e negative di comunicazione e le analizzerà al fine di dare la propria valutazione.

La maggior parte dei datori di lavoro uti­lizza colloqui semi-strutturati. Durante il primo incontro la struttura può essere la seguente:

frasi di circostanza per mettervi a vostro agio;

presentazione del selezionatore e del candidato;

domande riguardanti la vostra esperienza e le vostre capacità e conoscenze; veri­fica delle informazioni contenute nel CV;

il selezionatore vi informa in merito ai requisiti e alle mansioni principali del lavoro, oltre a parlarvi della società in generale: in quali settori opera, quali sono i risultati raggiunti, eccetera;

il selezionatore verifica che abbiate com­preso tutti gli aspetti affrontati;

le vostre domande, tra cui, per esempio: qual è l'orario di lavoro? Quale retribu­zione offrite? C'è una pausa pranzo?

Vi consigliamo di preparare domande prima dell'incontro, ma siate flessibili e cer­cate di pensare a qualche altra domanda che potrebbe venirvi in mente durante il colloquio.

L'atmosfera deve essere aperta, rilassata e comunicativa. Assicuratevi di adottare un atteggiamento professionale e di spie­gare la vostra motivazione nei confronti del lavoro.

Slovacchia - lavoro

Nella maggior parte dei casi, i datori di lavoro iniziano col presentare la società e le loro aspettative nei confronti del nuovo dipendente. Chiederanno quindi ai candi­dati di esporre i motivi per i quali vogliono il lavoro e di descrivere le loro conoscenze e capacità. Il datore di lavoro può anche chiedere ai candidati di sottoporsi a un test oppure di compilare alcuni moduli. Alla fine del colloquio, il datore di lavoro può offrire ai candidati la possibilità di porre domande.

L'atmosfera è formale. Tenetelo presente e state attenti a scegliere con cura le parole. Il colloquio si concentra per la maggior parte del tempo su questioni professionali. In genere il datore di lavoro non è interessato agli aspetti personali.

Slovenia - lavoro
Le presentazioni sono seguite da una breve descrizione della società e del lavoro. A questo punto il datore di lavoro può chiedere al candidato chiarimenti sulle informazioni riportate nei documenti di candidatura. In questa fase il candidato può esibire le versioni originali dei documenti che ha inviato come copie quando si è candidato per il lavoro. Alla fine di questa parte, la persona in cerca di un'occupazione può eventualmente porre domande. Per concludere il colloquio, di norma l'intervistatore spiega al candidato come proseguirà il processo di assunzione. L'atmosfera è professionale.
Spagna - lavoro

No, il colloquio può essere più o meno strut­turato, più o meno formale, ed essere con­dotto da una commissione o da un gruppo di persone.

Il selezionatore esamina il CV insieme al candidato, soffermandosi sul percorso for­mativo e accademico oltre che sull'espe­rienza di lavoro. Potrebbero essere fatte domande anche sull'atteggiamento e sulla personalità. Lo scopo del colloquio è capire il candidato, intuire come costui si compor­terà in determinate situazioni e come saprà integrarsi in una squadra.

Oltre a un rappresentante del dipartimento Risorse umane può partecipare al colloquio anche un tecnico esperto, con l'incarico di fare domande riguardo alle mansioni pre­viste per il ruolo in questione. Il rappresen­tante del dipartimento Risorse umane si concentrerà sulle competenze personali e generali e sulle condizioni di lavoro.

Il candidato può chiedere informa­zioni aggiuntive prima che si concluda il colloquio, nonché dettagli pratici relativi al tempo necessario per la conclusione della selezione e alla comunicazione dell'esito. Sfruttate il momento del congedo mostran­dovi ottimistici e convinti del buon esito dell'incontro.

Sappiate tuttavia che la comunicazione non verbale fornisce all'interlocutore infor­mazioni su di voi durante tutto il collo­quio, a conferma o smentita di quanto state dicendo. Rispondete alle domande relative a errori o critiche in maniera sincera. Tutti possono sbagliare. L'importante è capire quali lezioni abbiamo appreso da un'espe­rienza negativa. Illustrate sempre un evento mettendone in evidenza il lato positivo e traete conclusioni positive.

Se vi vengono poste domande imbaraz­zanti o provocatorie, cercate di rimanere calmi. Le domande difficili sono spesso usate nella selezione di dirigenti, addetti alle vendite o responsabili delle relazioni con i clienti.

Esercitatevi in vista del colloquio utilizzando il sito http://www.todofp.es o con un forma­tore esperto in colloqui di lavoro (simula­tore), disponibile alla pagina http://www.educastur.es

Svezia - lavoro

Di solito vi sarà chiesto di iniziare il collo­quio presentandovi (siate sintetici); succes­sivamente direte al datore di lavoro perché vi siete candidati per il lavoro e che cosa sapete della società. Siate rilassati ma attenti.

Tra le domande frequenti rientrano: ha faci­lità nell'imparare cose nuove? Come reagi­sce a una critica? È una persona orientata alla risoluzione dei problemi? Come affronta l'insorgere di un problema? Di che cosa è orgoglioso? Sa dirmi qualcosa di vera­mente buono che è stato capace di fare? Che cosa prevede di fare da qui a 5 anni? Come pensa che dovrebbe essere un buon collega? Descriva una situazione in cui ha commesso un errore e che cosa ha impa­rato da quello sbaglio. Come la descrive­rebbero i suoi amici? Come la descriverebbe il suo superiore? Come lavora in gruppo? Quali sono i suoi punti forti e punti deboli? Come affronta le situazioni di stress? Per­ché dovremmo assumerla?

Durante il primo colloquio, potete chiedere come si svolge una normale giornata lavo­rativa, quando sarete informati dell'esito del colloquio, quando inizia il lavoro, se è previ­sto un programma introduttivo, eccetera. Non parlate della retribuzione all'inizio della procedura di candidatura. Aspettate che sia il datore di lavoro a sollevare l'argomento.

Svizzera - lavoro

Il colloquio ha una struttura molto speci­fica: l'intervistatore si presenta, stabilisce la durata del colloquio e i suoi obiettivi e descrive brevemente la società e il lavoro. Chiede quindi ai candidati di presentarsi e di spiegare la loro motivazione nei confronti del lavoro e, successivamente, rivolge loro domande più dettagliate. Alla fine del col­loquio, ai candidati viene chiesto quali siano le loro aspettative economiche e, se sono ancora interessati al lavoro, può essere fis­sato un nuovo incontro.

Sono previsti almeno due colloqui, ciascuno dei quali dura mediamente 90 minuti (meno di un'ora per i lavori meno qualificati).

Se l'intervistatore è un professionista delle risorse umane, circa la metà delle domande riguarderà le vostre competenze sociali e personali. Cogliete l'occasione per mostrare la vostra motivazione nei confronti del lavoro e cercate di porre in risalto tutte le vostre capacità e i vostri punti di forza.

Il candidato deve mostrare un sincero inte­resse nei confronti del lavoro, essere franco e onesto e ascoltare attentamente. Durante il primo colloquio dovrebbe chiedere se è ammesso prendere appunti e, inoltre, prima di formulare le proprie domande, dovrebbe aspettare di essere invitato a farlo.

Ungheria - lavoro

Generalmente un colloquio dura mezz'ora, anche se alcune società conducono più col­loqui o test (per esempio, uno professionale, uno personale ecc.). La struttura del collo­quio può variare, ma l'atmosfera è quasi sempre formale (per quanto amichevole).

Dovete essere leggermente riservati, a meno che non notiate che il datore di lavoro assume un atteggiamento più rilassato. Il contenuto dei colloqui è generalmente orientato al lavoro, sebbene vi sia una cre­scente tendenza a toccare aspetti come la personalità, le competenze e attitudini, l'intelligenza e il comportamento in gene­rale. Dovete sempre cercare di vendervi al meglio, spiegando la vostra motivazione ed elencando le ragioni per cui il datore di lavoro dovrebbe scegliere proprio voi, natu­ralmente senza essere troppo insistenti. Durante il colloquio si fa spesso riferimento al CV. Inoltre ai candidati viene quasi sem­pre chiesto perché hanno lasciato il loro precedente lavoro e quali sono le loro cin­que migliori e peggiori caratteristiche.

Potete chiedere qualunque cosa in merito al lavoro, ma non dovete iniziare il collo­quio informandovi sul trattamento econo­mico (quest'argomento viene generalmente introdotto dal datore di lavoro). Dovete comunque essere preparati a discutere le vostre aspettative sotto il profilo econo­mico, nel qual caso è sempre meglio indi­care una fascia retributiva anziché una cifra esatta. Nel caso degli impiegati, al giorno d'oggi spetta al candidato indicare un prezzo per la sua prestazione di lavoro.

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