Lavorare in Europa | Quando si può considerare "inappropriata" una domanda? |
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Austria - lavoro | La legislazione federale sulla parità di trattamento vieta ogni forma di discriminazione basata sull'età, sul sesso, sulla religione, sull'orientamento sessuale o sull'appartenenza a un'etnia. La legge disciplina tutte le procedure per la pubblicazione delle offerte di lavoro, le procedure di candidatura e i rapporti tra il datore di lavoro e i dipendenti. Non siete tenuti a rispondere a domande su una possibile gravidanza, sull'intenzione di formare una famiglia o su eventuali malattie e disturbi. La discriminazione nei con-fronti dei disabili è vietata. Sappiate che alcuni datori di lavoro possono non rendersi conto di porre domande vietate. |
Belgio - lavoro | Non siete tenuti a rispondere a domande che riguardano aspetti quali la religione, l'orientamento sessuale, i progetti familiari ecc. Il fatto che non desideriate rispondere a domande attinenti alla sfera personale può anche essere valutato positivamente, perché inteso come una dimostrazione della vostra risolutezza. Se ritenete di essere stati discriminati, potete sporgere un reclamo formale. |
Bulgaria - lavoro | La legge sulla promozione dell'occupazione vieta, direttamente o indirettamente, la discriminazione nelle procedure di selezione. Il datore di lavoro non deve chiedere informazioni sulla vita privata dei candidati. Ai sensi della legge sulla protezione dei dati personali, per informazione privata s'intende qualunque informazione su una persona cui sia possibile risalire attraverso un numero personale. |
Cipro - lavoro | A Cipro esistono leggi contro la discriminazione e per la tutela dei dati personali. Durante un colloquio il candidato non è tenuto a rispondere a domande stretta-mente private o a fornire informazioni riservate, per esempio sul suo orientamento sessuale. |
Croazia - lavoro | Le domande attinenti a religione, origine etnica, orientamento sessuale o gravidanze devono essere evitate ai sensi della legge croata in materia di antidiscriminazione, che è entrata in vigore nel 2009. Potete rifiutarvi di rispondere alle domande che riguardano la vostra vita privata. |
Danimarca - lavoro | In Danimarca esistono leggi contro la discriminazione conformi alla normativa dell'Unione europea, relative a sesso, età, disabilità, razza, religione e opinioni politiche. Non siete tenuti a rispondere a tutte le domande. L'orientamento sessuale e la vostra intenzione di avere altri figli sono questioni strettamente personali. |
Estonia - lavoro | Tutto ciò che attiene alla vita privata (per esempio le informazioni sull'orientamento sessuale, sulla religione, su eventuali gravidanze o malattie e sulla situazione economica) è considerato strettamente riservato. |
Finlandia - lavoro | La legge contro la discriminazione vieta qualunque forma di discriminazione per motivi di età, origine etnica o nazionale, nazionalità, lingua, credo religioso o politico, stato di salute, disabilità, orientamento sessuale o altre caratteristiche personali. Il candidato non è tenuto a rispondere a domande riguardanti le sue convinzioni religiose o politiche, malattie, gravidanza, pro¬getti familiari o attività sindacali. I datori di lavoro possono richiedere informazioni precise sullo stato di salute se una buona con¬dizione fisica è essenziale per svolgere gli incarichi richiesti nell'ambito del lavoro. |
Francia - lavoro | La legge francese in materia di antidiscriminazione è molto chiara. Il candidato può rifiutarsi di rispondere a una domanda poco appropriata e/o non pertinente alla candida¬tura per la posizione in questione. |
Germania - lavoro | La Germania possiede una legge contro la discriminazione nota con il nome di Allgemeines Gleichbehandlungsgesetz (AGG, legge quadro sulla parità di trattamento). Ai sensi di tale legge, non sono ammesse domande relative a situazioni stretta-mente private che non hanno nulla a che vedere con il lavoro. Le condizioni generali di salute, una gravidanza pianificata, la situazione finanziaria, il credo religioso, l'orientamento sessuale ecc. sono considerati argomenti strettamente personali. |
Grecia - lavoro | Le domande relative alle convinzioni politiche e alla vita personale del candidato sono considerate strettamente private. |
Irlanda - lavoro | In Irlanda vigono leggi molto severe contro la discriminazione e queste leggi disciplinano la procedura di selezione. Non devono esservi poste domande che potrebbero essere considerate discriminatorie e voi potete rifiutare di rispondere a domande di questo genere, per esempio "Quanti anni ha?". Le informazioni di carattere personale come l'età, la religione, l'orientamento sessuale ecc. sono considerate perlopiù assolutamente private. |
Islanda - lavoro | Le leggi antidiscriminazione in Islanda sono molto chiare. Il datore di lavoro può chiedere a un candidato se è sposato e ha figli. Non è invece autorizzato a chiedere informazioni sull'orientamento sessuale, sulle opinioni politiche o sull'intenzione o meno di un candidato di avere figli. La cosa migliore da fare, se emergono domande di questo genere, è far notare cortesemente che simili domande vi mettono a disagio e che non siete certi che siano del tutto lecite. |
Italia - lavoro | I candidati dovrebbero sentirsi liberi di non rispondere alle domande sulla vita privata. Il datore di lavoro non dovrebbe chiedere informazioni di carattere strettamente personale. |
Lettonia - lavoro |
Esistono varie leggi che vietano qualunque forma di discriminazione per motivi di razza, origine etnica, religione, disabilità, età, orientamento sessuale, sesso, classe sociale, lingua, convinzioni politiche ecc. I diritti sanciti dalla legge non vengono generalmente compromessi, sebbene vi sia una certa ostilità nei confronti delle diversità. Domande discriminatorie sono quelle relative allo stato civile o al desiderio di avere figli. Le domande relative all'età, allo stato civile, a informazioni personali (altezza, peso ecc.) possono essere anch'esse considerate discriminatorie. A volte vengono usati degli stratagemmi: per esempio, i datori di lavoro possono chiedere di inviare una fotografia intera oppure possono condurre un "colloquio stressante" per testare il comportamento di un potenziale dipendente in una situazione scomoda, la creatività della persona ecc. Questo è un metodo interessante, anche se il confine tra le tecniche legittime e la violazione dei diritti dei candidati è molto sottile. |
Liechtenstein - lavoro | Non siete tenuti a rispondere a domande circa una gravidanza pianificata, allo stato di salute, al credo politico o religioso, a meno che non siano pertinenti per il lavoro proposto. |
Lituania - lavoro | È fuori luogo per i datori di lavoro chiedere informazioni su età, stato civile, gravidanza, dipendenze e convinzioni religiose. |
Lussemburgo - lavoro | In Lussemburgo vige una legislazione in materia di tutela della vita privata, quindi gli argomenti strettamente personali non devono essere trattati nel corso del colloquio. |
Malta - lavoro | La legge vieta ai datori di lavoro di porre domande che potrebbero essere discriminanti per motivi di genere, orienta-mento sessuale, convinzioni religiose, etnia o paese d'origine. Se vi vengono poste domande sulla vostra vita personale, potete rifiutarvi educatamente di rispondere, rassicurando il selezionatore che la vostra vita personale non interferirà con il vostro lavoro e la vostra posizione. È possibile che vi vengano poste domande sui vostri interessi personali e su come trascorrete il tempo libero, oppure che vi sia chiesto un parere su varie questioni, anche di attualità. |
Norvegia - lavoro | È vietata qualunque forma di discriminazione per motivi di credo politico, religione, orientamento sessuale, età, disabilità o appartenenza sindacale, salvo qualora questi aspetti siano direttamente rilevanti per il lavoro stesso. Non siete tenuti a rispondere a domande su un'eventuale gravidanza o a dire se ricevete qualche tipo di sussidio. In ogni caso, applicate il buon senso. I datori di lavoro si aspettano che diate prova di iniziativa, che vi assumiate la responsabilità del vostro lavoro e che siate in grado di lavorare in maniera indipendente. |
Paesi Bassi - lavoro |
Esiste una legislazione contro la discriminazione. Non sono consentite domande sulla razza o il colore della pelle, sulla religione (anche se è ammissibile una domanda del tipo "L'orario di lavoro è compatibile con la sua religione?"), sulla nazionalità, sul luogo di nascita, su gravidanza, salute o progetti familiari. Molte società olandesi hanno adottato un codice etico per le procedure di assunzione, formulato dall'Associazione olandese per la gestione del personale e lo sviluppo delle organizzazioni (NVP). Se avete l'impressione che un'azienda firmataria del codice abbia avuto un comportamento scorretto nei vostri confronti, potete sporgere reclamo. Potete anche ricorrere alla commissione per la parità di trattamento, se ritenete che siano stati violati i vostri diritti alla parità di trattamento. |
Polonia - lavoro | Esistono leggi contro la discriminazione per motivi di sesso, età, disabilità, razza, origine etnica, nazionalità, orientamento sessuale, credo politico, affiliazione religiosa e appartenenza sindacale. Il candidato ha il diritto di rifiutarsi di rispondere a domande discriminatorie. Non sono accettabili domande in materia di preferenze sessuali, credo politico, gravidanza o religione. |
Portogallo - lavoro | Le domande sul credo religioso, sulle preferenze politiche e sull'orientamento sessuale sono considerate strettamente private. Si ha però la sensazione generale che le domande di questo tipo vengano poste con maggiore frequenza (anche se in maniera sottile) che in alcuni altri paesi europei. |
Regno Unito - lavoro | I datori di lavoro non possono discriminare nessuno per motivi di sesso, razza, disabilità, religione, orientamento sessuale o età. I datori di lavoro e i selezionatori sono tenuti a garantire che le loro domande non siano discriminatorie e non vi chiederanno di divulgare informazioni su questioni private non riguardanti il lavoro. Potreste però dover rivelare informazioni su precedenti condanne per eventuali reati penali. |
Repubblica ceca - lavoro | Le norme antidiscriminazione sono integrate nella legislazione nazionale (per esempio, nel codice del lavoro, nella legge sull'occupazione ecc.). Non è permesso al datore di lavoro fare domande sull'orienta¬mento politico, l'appartenenza a un partito politico, le convinzioni religiose, la situazione familiare e lo stato patrimoniale, lo stato civile o l'unione con un partner. |
Romania - lavoro | In Romania vige una normativa contro la discriminazione. |
Slovacchia - lavoro | I candidati non sono tenuti a rispondere a domande riguardanti la vita privata, l'affiliazione religiosa, il credo politico o lo stato civile. |
Slovenia - lavoro | Il candidato deve rispondere solo alle domande che sono pertinenti per il lavoro. |
Spagna - lavoro | Il datore di lavoro non dovrebbe chiedere informazioni di carattere strettamente personale; in alcuni casi tuttavia, soprattutto se il candidato è una donna, potrebbero essere fatte domande riguardo alla situazione personale e familiare e ai pro-getti futuri in questa sfera. Pur essendo auspicabile rispondere a tutte le domande, di fronte a certe domande potete chiedere gentilmente: "Qual è il nesso con il lavoro per cui mi sto candidando?" |
Svezia - lavoro | In Svezia esistono leggi contro la discriminazione (per motivi di sesso, religione, appartenenza a un'etnia o disabilità). Potete decidere se volete rispondere a questo tipo di domande durante un colloquio. Le domande che non sono pertinenti per il lavoro (la vostra età, se avete figli, le vostre origini) sono private. |
Svizzera - lavoro | I seguenti argomenti sono considerati privati: sessualità, intenzione di sposarsi, credo politico, retribuzione nei precedenti lavori, stato di salute e dimissioni forzate da precedenti lavori. Tuttavia alcuni datori di lavoro potrebbero chiedere a una candi¬data donna quali programmi abbia a livello familiare. |
Ungheria - lavoro | In Ungheria vige una legge antidiscriminazione, il che significa che non siete tenuti a rivelare ai datori di lavoro informazioni "sensibili" sul vostro conto (religione, credo politico, orientamento sessuale, gravidanze pianificate ecc.). Se non siete sicuri che una domanda sia pertinente al lavoro proposto, potete semplicemente chiedere perché è importante fornire tale informazione. |